Le Proteste dei Coltivatori: Una Storia di Grano, Manovre Europee e Guerra in Ucraina
Le proteste dei coltivatori stanno dilagando in tutta Europa, con agricoltori tedeschi, francesi e ora anche italiani che scendono in piazza per manifestare il loro malcontento12. Queste manifestazioni, alimentate da preoccupazioni economiche, ambientali e legislative, stanno crescendo in intensità1.
Le Proteste dei Coltivatori
In Italia, la protesta degli agricoltori è iniziata a seguito delle politiche agricole dell’Unione europea2. Tra le richieste principali, vi sono sussidi, prezzi all’ingrosso da rivedere, opposizione alla carne sintetica e agli impianti fotovoltaici sui terreni produttivi2. Inoltre, i coltivatori di grano e mais sono contrari alle nuove regole comunitarie che impongono di tenere incolto il 4% dei terreni seminati sopra i 10 ettari2.
Il Prezzo del Grano
Il prezzo del grano è una delle questioni centrali delle proteste. I coltivatori denunciano che i prezzi sono in calo continuo per chi vende all’intermediario, mentre aumentano per il consumatore3. Inoltre, il prezzo con cui l’intermediario compra al produttore si è dimezzato in un anno3. Questa situazione ha portato a una crescente insoddisfazione tra gli agricoltori.
Le Manovre Europee
Le manovre europee hanno avuto un ruolo significativo nelle proteste. Gli agricoltori protestano per le riforme ambientali e in generale l’aumento dei costi nel settore agricolo1. Tra le motivazioni principali troviamo il Green Deal europeo. Gli agricoltori chiedono una revisione del nuovo piano per affrontare le sfide ambientali, rendendo le politiche dell’UE più favorevoli nei confronti dell’agricoltura1. Inoltre, i coltivatori chiedono una revisione della Politica Agricola Comune e una modifica per quanto riguarda i vincoli per l’accesso ai finanziamenti della PAC1.
La Guerra in Ucraina
La guerra in Ucraina ha avuto un impatto significativo sulle proteste. Con la guerra, le produzioni di cereali ucraini, che prima del conflitto arrivavano direttamente in Africa, ora si fermano in Europa4. Questi prodotti costano molto meno rispetto a quelli europei e, per questo, fanno concorrenza sleale, esacerbando ancora di più gli animi4.
In conclusione, le proteste dei coltivatori sono un fenomeno complesso che coinvolge una serie di fattori interconnessi. La situazione del prezzo del grano, le manovre europee e la guerra in Ucraina sono solo alcune delle questioni che hanno portato alla situazione attuale. È fondamentale continuare a monitorare questi sviluppi per comprendere meglio le sfide che gli agricoltori stanno affrontando e come possono essere affrontate.
Luca Cimino 03/02/2024