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Quanto valgono i rifiuti elettronici che gettiamo via?

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Secondo un rapporto del 2020 dell’ISWA (International Solid Waste Association), l’Italia produceva circa 600.000 tonnellate di rifiuti elettronici all’anno. Questo numero potrebbe essere cambiato nel frattempo a causa di variazioni nelle abitudini di consumo, nella popolazione e nella regolamentazione.

La percentuale di metalli e terre rare recuperabili da ogni chilo di rifiuto elettronico varia notevolmente a seconda del tipo di dispositivo e dei materiali utilizzati nella sua fabbricazione. Tuttavia, possiamo fornire una stima approssimativa basata su dati generali.

In media, i rifiuti elettronici contengono circa il 7% di metalli di valore, che includono metalli preziosi come oro, argento, platino e palladio, oltre a metalli di base come rame, alluminio e ferro. Le terre rare, utilizzate in molte tecnologie moderne, come magneti permanenti, batterie ricaricabili e schermi a cristalli liquidi, costituiscono una piccola frazione di questi metalli.

Uno studio del 2016 pubblicato nella rivista Environmental Science & Technology ha stimato che la quantità di terre rare presente nei rifiuti elettronici era di circa 100-300 grammi per tonnellata. Ciò rappresenterebbe circa lo 0,01-0,03% di ogni chilo di rifiuto elettronico.

Tuttavia, è importante notare che non tutti questi materiali vengono effettivamente recuperati a causa delle limitazioni delle tecnologie di riciclaggio e dei costi associati. Il tasso di recupero effettivo dipende dalla disponibilità di impianti di riciclaggio adeguati, dalla legislazione e dalle politiche di gestione dei rifiuti elettronici.

possiamo stimare il valore dei rifiuti elettronici annuali se recuperati da un centro studiato ad hoc. Considerando i dati che ho fornito precedentemente, l’Italia produce circa 600.000 tonnellate di rifiuti elettronici all’anno, e i metalli di valore rappresentano circa il 7% di questi rifiuti.

Per calcolare il valore, dobbiamo moltiplicare la quantità totale di rifiuti elettronici per la percentuale di metalli di valore:

600.000 tonnellate * 7% = 42.000 tonnellate di metalli di valore

Dobbiamo ora considerare il valore dei diversi metalli presenti nei rifiuti elettronici. Ad esempio, considerando i prezzi medi del 2021 (potrebbero essere cambiati dal mio ultimo aggiornamento):

Oro: 50-55 euro/g
Argento: 0,7-0,8 euro/g
Platino: 25-30 euro/g
Palladio: 60-65 euro/g
Rame: 6-7 euro/kg
Alluminio: 2-2,2 euro/kg
Ferro: 0,1-0,15 euro/kg
Poiché la composizione dei metalli nei rifiuti elettronici varia a seconda del tipo di dispositivo, è difficile determinare la quantità esatta di ogni metallo. Tuttavia, possiamo affermare che il valore totale dei metalli recuperabili dai rifiuti elettronici prodotti in Italia ogni anno potrebbe essere nell’ordine di centinaia di milioni di euro.

Calcolare un valore medio esatto per questi rifiuti elettronici è complicato a causa delle variazioni nella composizione dei materiali e dei prezzi dei metalli sul mercato. Tuttavia, possiamo tentare di fornire una stima approssimativa.

Prendendo come esempio i prezzi dei metalli forniti in precedenza e considerando che il contenuto di metalli preziosi come oro, argento, platino e palladio rappresenta solo una piccola parte del 7% di metalli di valore nei rifiuti elettronici, possiamo fare una stima molto approssimativa.

Se ipotizziamo che il valore medio dei metalli di valore nei rifiuti elettronici sia di circa 10 euro/kg (questo valore tiene conto della presenza di metalli preziosi, ma anche di metalli di base come rame, alluminio e ferro), possiamo calcolare il valore totale dei metalli di valore nei 600.000 tonnellate di rifiuti elettronici prodotti in Italia ogni anno:

42.000 tonnellate di metalli di valore * 1.000 kg/tonnellata * 10 euro/kg = 420.000.000 euro

Quindi, il valore medio approssimativo dei rifiuti elettronici prodotti in Italia ogni anno, se tutti i metalli di valore fossero recuperati, potrebbe essere intorno ai 420 milioni di euro.

Tieni presente che questa stima è molto approssimativa e dipende da molteplici fattori, tra cui la composizione dei materiali nei rifiuti elettronici, i prezzi dei metalli sul mercato e l’efficienza dei processi di recupero.

Luca Cimino 04/04/2023

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