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La Sicilia, l’isola del futuro!

Stiamo attraversando un processo di rivoluzione industriale che avrà un impatto immenso sulle nostre vite, il mondo di oggi è molto diverso dagli anni 90 in cui siamo cresciuti, abbiamo fatto salti da gigante negli ultimi anni, aiutati dallo stesso processo tecnologico che tende ad accelerare la sua stessa evoluzione in modo direttamente proporzionale alla grandezza delle sue conoscenze di base. In questo modo più tecnologia acquisiamo e più velocemente evolviamo. questo processo rischia però di andare fuori controllo se non saremo umanamente attenti alle conseguenze, ed è per questo motivo che ritengo essenziale uno studio dettagliato della situazione attuale, al fine di studiare un programma lungimirante e produttivo che sviluppi nei prossimi 30 anni. Il programma di sviluppo energetico dovrebbe essere strutturato in diverse fasi, con obiettivi specifici per ogni fase e un piano d’azione per raggiungere tali obiettivi. Ogni fase dovrebbe essere interconnessa e mirare a raggiungere gli obiettivi finali del programma.

  1. Fase di studio della situazione attuale: In questa fase, si dovrebbe esaminare l’attuale situazione energetica della regione, comprese le fonti di energia utilizzate, i consumi energetici e le emissioni di CO2. Si dovrebbero anche valutare le opportunità e le sfide per lo sviluppo di fonti di energia rinnovabili e l’efficienza energetica.
  2. Fase di definizione degli obiettivi: In questa fase, si dovrebbero definire gli obiettivi a lungo termine del programma, ad esempio la riduzione delle emissioni di CO2, l’aumento dell’utilizzo di fonti di energia rinnovabili e l’incremento dell’efficienza energetica.
  3. Fase di progettazione del piano d’azione: In questa fase, si dovrebbe sviluppare un piano d’azione per raggiungere gli obiettivi definiti nella fase precedente. Il piano d’azione dovrebbe comprendere misure specifiche per ogni settore, tra cui l’industria, l’agricoltura, il turismo, la formazione, la salute, la mobilità e la produzione energetica.
  4. Fase di attuazione: In questa fase, si dovrebbero implementare le misure previste nel piano d’azione. Ad esempio, per quanto riguarda l’assorbimento di CO2, si potrebbero promuovere pratiche agricole sostenibili, come la coltivazione di piante che assorbono CO2, o l’utilizzo di tecnologie per la captazione e il sequestro della CO2. Per quanto riguarda la produzione di idrogeno, si potrebbero sviluppare progetti pilota per la produzione di idrogeno verde utilizzando fonti rinnovabili di energia, come l’eolico o il solare. Infine, per quanto riguarda la produzione di carburanti sintetici, si potrebbe investire in tecnologie avanzate per la produzione di carburanti sintetici a partire dalla CO2 e dall’idrogeno.
  5. Fase di monitoraggio e valutazione: In questa fase, si dovrebbe monitorare e valutare i progressi del programma e gli effetti delle misure implementate. In caso di necessità, si potrebbero apportare eventuali modifiche al piano d’azione per migliorare l’efficacia del programma.

In generale, il programma di sviluppo energetico dovrebbe essere pensato per essere integrato in una visione di sviluppo regionale più ampia, che tenga conto anche degli aspetti ambientali, sociali ed economici.

Ritengo che il tempo delle chiacchiere sia finito e che urge la necessita di prendere posizione, di iniziare una attenta, sana, e costruttiva programmazione, di mettere insieme tutte le parti coinvolte come fino ad oggi mai era stato fatto. Bisogna iniziare a fare “rete”, “squadra”, “team”, bisogna riuscire a mettere intorno lo stesso tavolo tutte le parti coinvolte: imprenditori, enti, associazioni, al solo scopo di migliorare insieme la qualità della vita dei siciliani.

Luca Cimino 23/01/2023

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