Siracusa in pasto agli sciacalli
Facciamo una attenta analisi, insieme ragionando bene su ciò che sta accadendo. Dall’inizio del conflitto ucraino ad oggi sono passati circa 10 mesi nei quali abbiamo assistito ad una accavallarsi di problematiche su problemi, improvvisamente ci siamo resi conto di quanto l’equilibrio dell’attuale sistema capitalistico globale sia del tutto instabile ed altamente vulnerabile alle vicende geopolitiche. Abbiamo iniziato a comprendere il significato della parola globalizzazione quando abbiamo visto schizzare alle stelle i prezzi dell’olio di semi, abbiamo iniziato a sentire gli effetti di una crisi energetica globale nel momento in cui le nostre bollette sono quintuplicate eppure continuiamo come burattini a rimanere schiavi di un sistema capitalistico sbagliato ed autodistruttivo. Ritengo che la provincia di Siracusa stia pagando il prezzo più alto dell’intero territorio europeo, questa provincia sta non solo subendo i rincari energetici e delle materie prime ma sta rischiando una vera e propria catastrofe socio-economica. L’embargo sui prodotti petroliferi russi e l’impossibilità di acquistare da fornitori terzi sta mettendo la Lukoil in serie difficoltà. Nemmeno le manovre di governo emanate in emergenza con competenza e dedizione hanno avuto un reale impatto sullo status quo, perché abbiamo permesso alle banche di operare in pieno potere decisionale su una questione di interesse strategico nazionale, sotto diretta minaccia di un fondo di investimento americano, che con il solo scopo di garantirsi i rifornimenti di diesel negli Stati Uniti, attualmente in crisi, sono disposti anche ad operare in modo non trasparente e non accettabile da un governo autonomo per questioni che riguardano i suoi interessi strategici. Ritengo che il territorio stia in questo momento dimostrando la sua immensa ignoranza, con distacco e menefreghismo nei confronti di un problema serio, dall’impatto immediato e dalle conseguenze catastrofiche. Perché non ponendo attenzione sulla vicenda si permette la qualunque accetta do la qualunque senza comprendere che il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti. Ritengo che la politica locale sia ormai succube di un sistema che va smembrato dal suo interno senza se e senza ma! Questo territorio ha visto troppe morti, troppe stragi, ha subito lo scempio di anni di inquinamento molesto, ed oggi dovrebbe riprendersi in mano la propria dignità ed il proprio territorio! Cosa avrebbero dovuto fare? Un fondo di investimento che comprendeva grandi aziende locali interessate all’acquisto, forzare con le banche per ottenere le lettere di credito necessarie, coinvolgere la popolazione nella trattativa attraverso la vendita di quote del progetto attraverso lo stesso fondo di investimento. La politica avrebbe potuto rendere i cittadini partecipi del loro futuro, restituendo parte della dignità sottratta negli anni. Invece vedo solo ragazzetti, aspiranti sindaci privi di idee, di capacità, che sono a qua a subire ogni evento che la “storia” mette loro davanti incapaci di esserne artefici! Questo territorio merita qualcosa di più delle solite chiacchiere! Merita sviluppo, merita impegno, merita progetti di crescita economica! Io voglio fare diventare Siracusa la provincia più ricca d’Italia, e lo so le ambizioni sono grandi, come i progetti che abbiamo sviluppato.
Luca Cimino 10/12/2022