Siracusa culla della civiltà , centro nevralgico della transazione energetica
Siracusa, culla della civiltà della Magna Grecia, cuore pulsante della storia del mediterraneo, luogo in cui il sangue dei popoli si è mescolato, terra di inventori, deve ritrovare nella grandezza del passato, la via che la porterà nel futuro. Viviamo in un mondo che cambia velocemente, dove gli eventi a catena, talvolta per reazione diretta, ed altre per speculazione, si ripercuotono sul mondo intero. La guerra in Ucraina ne è solo
l’ultimo esempio. La mancanza di metano nel prossimo autunno, solo una realtà annunciata ormai! La sovrappopolazione mondiale, gli scontri tra grandi potenze, la mancanza di cultura della tolleranza, e la totale assenza di lungimiranza ci hanno portato al punto di non ritorno. L’orologio che indica la vita del pianeta terra segna già le 23:50 e sembra che nessuno voglia realmente rendersene conto. Emissioni di CO2, guerre, carestie, crisi idriche, clima impazzito, scarsità di risorse energetiche sostenibili, sono solo alcuni dei problemi che affliggono il pianeta. La società sta perdendo il sentiero, e siamo al punto di non ritorno realmente, persi nel bosco della vita in piane notte, senza riparo ed al gelo, esposti ai predatori e senza possibilità di arrivare al mattino, eppure dormiamo sereni!
Credo che quanto sopra scritto già di per se giustifichi e quasi obblighi la mia persona a fare qualcosa, a scendere in campo, a condividere la mia conoscenza, a permettere che le mie idee vengano realmente messe a disposizione di chi ne saprà fare buon uso.
Nel corso della mia vita ho avuto modo di imparare molto, di condividere molto, di viaggiare in 4 continenti per oltre 20 anni, eppure conservo ancora la curiosità del me bambino, ed è guardando mia figlia e ricordando il me bambino che certe idee hanno avuto la necessità e l’obbligo morale di venire alla luce. Il bioetanolo, l’idrogeno, l’abbattimento dei livelli della CO2, la bonifica dei terreni del triangolo industriale, sono alcune delle idee sviluppate negli ultimi anni. Potrei parlare del futuro museo dell’industria che nascerà nella zona industriale dismessa, o dell’idea di mobilità urbana che ho intenzione di rivoluzionare in Sicilia, della più grande rete di piste ciclabili del mondo in stile Olanda/Danimarca, dell’ampliamento delle piste e degli impianti di risalita dell’Etna, la creazione di un centro di ricerca e sviluppo tecnologico, un centro di formazione polivalente che comprenda tutti i mestieri e le maestranze realmente necessarie e da salvaguardare per motivi storico culturali o strategiche.
Potrei stare qua ad elencare idee e progetti per ore, potrei parlarvi delle idee imprenditoriali come quella delle mini-auto elettriche, dei telai per bici in lega leggera, delle celle al litio.
La Sicilia perde ogni anno milioni di euro di finanziamenti per la sola incapacità di presentare le domande nei tempi e nei modi richiesti. Ma le idee per essere trasformate in fatti al giorno d’oggi hanno bisogno di fondi, soldi, investimenti diretti, stanziamenti e finanziamenti.
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