Lavoro formazione ed energia
Il mondo del lavoro sta subendo una trasformazione continua dettata dalle regole del progresso e dalla velocità dei suoi cambiamenti. Viviamo in un mondo in cui tutto sembra mutare troppo velocemente, e spesso lo fa realmente creando problemi alle nostre capacità di adattamento. I mercati mondiali, le banche, le multinazionali, gli stati, vivono una situazione di profonda incertezza, questa incertezza si ripercuote nella vita di tutti inevitabilmente, come un virus in una classe delle elementari. La tecnologia che spesso accusiamo è in realtà la chiave che ci porterà alla risoluzione dei problemi dell’umanità, ma ritengo che al momento non ne stiamo facendo davvero un buon uso, che sicuramente non ne stiamo cogliendo il reale potenziale. Solo attraverso una cultura dello sviluppo che tenga in considerazione l’essere umano mettendolo al centro del dibattito, si riuscirà a colmare il gap tra scuola e lavoro. I giovani di oggi sono lontani anni luce dal mondo reale, li abbiamo incubati e coccolati, ovattati in un mondo fatto di play station ed influencer, ed oggi non sanno più dimesticarsi tra le problematiche di questa era. La politica, la scuola, la famiglia, tutti complici di un sistema fallimentare che ha portato i nostri giovani ad essere tra i più ignoranti di tutta l’Europa. Ed un paese che produce volutamente ignoranti è un paese destinato a fallire! Abbiamo l’obbligo morale di riprendere in mano il destino di questo paese, partendo dalla “formazione” dei giovani, dalla scuola, dalla politica, dalla famiglia. Abbiamo la necessità di trasmettere tutta la conoscenza in nostro possesso alle nuove generazioni affinché possano farne mattoni per il futuro che costruiranno. L’imprenditoria ha un compito importante, quello di mettere in campo soluzioni ed applicazioni utili a colmare il gap creato da questo sistema fallimentare, e spesso non ne sono in grado. Oggi non vi è rispetto per il ruolo dell’imprenditore ed il paese sembra diviso in fazioni politiche contrapposte come alla fine della seconda mondiale, o peggio come l’inizio. In questo clima di terrore generale, con il prezzo dell’energia arrivato alle stelle e l’incertezza politica mondiale crea incertezza nei mercati, facendo oscillare le borse come fossero su una giostra. In un momento cosi delicato serve una attenta programmazione del futuro, serve puntare sulla formazione, professionale e personale. I giovani devono essere indirizzati verso un futuro eco sostenibile ed energeticamente stabile ed equo, e per poterlo fare serve la coesione tra le parti, Imprenditoria, Politica, Società, devono iniziare ad essere intese come un unico corpo. Solo attraverso un’attenta programmazione del futuro inizieremo a dare valore al presente.
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